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Quanto contano le parole in amore?

ottobre 6, 2011

di Noemi Azzurra Barbuto

“Le parole volano”, dicevano i latini, sottolineandone la fugacità e la leggerezza. Tuttavia, a volte le parole restano e pesano tanto da non potersi alzare in volo, allora cadono come un macigno proprio lì, sul cuore di chi li ha ascoltate.

Si possono cancellare le parole più brutte, quelle che ci hanno fatto più male? Si possono dimenticare, insomma?

La mente umana archivia automaticamente tutto ciò che considera negativo, quindi ricordiamo più facilmente le esprienze piacevoli. Si tratta di un meccanismo di sopravvivenza: bisogna dimenticare il dolore per andare avanti. Eppure tutto il materiale archiviato, incluse anche le parole che ci hanno fatto più male, non viene rimosso e cancellato, bensì solo messo da parte in una zona buia.

Ed ogni tanto affiora in superficie e ci fa soffrire.

Se durante i litigi accade spesso che i partners si rivolgano offese pesanti con troppa leggerezza, ferendo reciprocamente i sentimenti e la dignità dell’altro, può succedere che la fiducia piano piano si spenga e con questa anche l’amore.

Ebbene sì, le parole possono uccidere un amore, anche quello più grande.

Quindi, se ci teniamo che una storia vada avanti e serenamente, occorre essere meno impulsivi e dosare bene le parole, perché se è vero, da un lato, che il nostro compagno può ferirci con frasi pronunciate in un impeto di rabbia; dall’altro, è indubbio che anche noi possiamo deluderlo o fargli male con le nostre.

Se, da una parte, in amore ci sono parole che bisognerebbe evitare; dall’altra, ce ne sono alcune che andrebbero ripetute spesso. Frasi come “Ti voglio bene”, “Ti amo”, “Mi manchi”, “Per me sei importante”, “Mi fido di te”, per quanto possano sembrare banali e a volte persino superflue, costituiscono invece un concime vitale per una relazione.

Certo è che non bisogna strafare. Usare queste parole in ogni momento e senza parsimonia non farebbe che svuotarle di valore.

In amore, insomma, le parole vanno calibrate come gli ingredienti di una gustosa ricetta. Ne bastano davvero poche per farla buona, ma se sono troppo poche si rischia di rendere la pietanza un po’ povera. Sono necessarie quelle giuste; in certe occasioni sono perfette quelle un po’ piccanti; gradite quelle dolci, ma se sono troppe, chissà che nausea dopo…Salutari quelle un pochino amare, seguite da un po’ di silenzio, quando ce n’è chiaro bisogno.

Tuttavia, ci sono parole “non commestibili” che non andrebbero usate mai, in nessun caso. Sono quelle frasi che vogliono colpire l’altro nelle sue fragilità, nelle sue debolezze più intime, confessate magari con fiducia. Usarle è correre un grave rischio, quello di distruggere irrimediabilmente la magia del nostro amore.

 

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