Archive for the ‘imprese’ Category

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Siglato il protocollo di intesa tra Reggio e Perugia per la promozione del turismo enogastronomico

gennaio 16, 2010

di Noemi Azzurra Barbuto

Valorizzare i prodotti tipici locali al fine di promuovere il turismo enogastronomico e di incrementare l’occupazione. È questo l’obiettivo che sta alla base del protocollo d’intesa firmato ieri mattina a Palazzo Foti tra le Provincie di Reggio Calabria e di Perugia e l’Università dei Sapori del capoluogo umbro.

Nasce così una sinergia capace di favorire non solo la crescita economica del territorio ma anche la nascita di eccelsi professionisti specializzati attraverso la realizzazione di, come recita l’articolo 1 del protocollo, «attività di formazione, qualificazione ed aggiornamento tanto degli operatori del settore enogastronomico quanto dei giovani che aspirano ad acquisire competenze specifiche in questo ambito».

A questo scopo l’Università dei Sapori, scuola di specializzazione sulla filiera agroalimentare di cui la Provincia di Perugia è socia e la cui attività supera i confini regionali, come ha sottolineato l’assessore provinciale perugino Giuliano Granocchia, mette a disposizione le sue competenze e la sua esperienza pluriennale.

Un modo anche per recuperare le nostre tradizioni culinarie, trasmettendole ai ragazzi, sempre più avvezzi alla contaminazione americana del fast-food, affinché le trasformino in risorse preziose per il futuro.

«Oggi in Italia è difficile creare delle grandi industrie alimentari a causa dell’alto costo della manodopera -ha affermato Antonio Giorgetti, presidente dell’Università dei Sapori- ecco perché dobbiamo puntare sul prodotto locale, sulla sua valorizzazione e su un nuovo tipo di turismo».

Pensiero condiviso anche dall’assessore provinciale Attilio Tucci, secondo il quale «oggi il turismo è ciò che si mangia, non ciò che si vede».

«Il turismo -ha continuato l’assessore- deve basarsi soprattutto sulla capacità di vivere intensamente un luogo, mangiandone anche i prodotti». Fondamentali, secondo Tucci, i corsi di formazione su tutto ciò che si fa nel settore agroalimentare dalla produzione alla vendita, realizzati in collaborazione con l’Università dei Sapori nei centri provinciali sparsi sul territorio, affinché venga garantita un’offerta turistica di qualità.

Non si tratta di una specie di colonizzazione, lo ha specificato Tucci, piuttosto di una collaborazione mirata con un un ente specializzato per lanciare al meglio le nostre peculiarità locali.

«È la strada giusta ed i risultati non tarderanno ad arrivare», ha dichiarato il presidente della Provincia Giuseppe Morabito, secondo il quale questo protocollo ci offre «la possibilità di sfruttare le nostre potenzialità, portando maggiore professionalità e competenza nel nostro territorio che ha una vocazione fortemente turistica».

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Il rispetto dell’ambiente come incentivo alla produttività

novembre 26, 2009

di Noemi Azzurra Barbuto

Si è concluso ieri, mercoledì 25 novembre, con il seminario dal titolo “Applicazioni operative della gestione ambientale”, il ciclo di incontri sull’ambiente e l’energia, promosso dall’Azienda Speciale IN.FORM.A. della Camera di Commercio di Reggio Calabria, con il patrocinio dell’assessorato all’Ambiente della Provincia, che ha messo a disposizione la sede di via Sant’Anna II° Tronco ed un piccolo contributo economico, e con il supporto tecnico della Dintec Scrl (Consorzio per l’Innovazione Tecnologica).

L’obiettivo di questa iniziativa, come ha affermato Antonino Tropea, rappresentante dell’Azienda Speciale IN.FORM.A., è «sensibilizzare le imprese sull’importanza degli aspetti ambientali dell’energia nella gestione aziendale, per promuovere una crescita culturale ed ambientale delle imprese sul territorio».

La Camera di Commercio inoltre si propone, in seguito al moltiplicarsi degli obblighi a carico delle aziende in materia ambientale, di fornire sia informazioni tecniche sulla normativa vigente sia strumenti concreti in termini di formazione e assistenza per mettere in regola le imprese. A questo scopo è stato istituito già da alcuni anni uno Sportello Ambiente, punto di riferimento sul territorio a disposizione delle PMI ( Piccole e Medie Imprese) reggine.

Nel corso dell’ultimo incontro, è stato fornito alle aziende un quadro sui vantaggi e le opportunità economiche derivanti dall’applicazione degli strumenti volontari in materia ambientale, in particolare dell’EMAS, che, a differenza degli altri regolamenti dell’Unione Europea, non prevede sanzioni in caso di inosservanza, tuttavia, l’azienda che volontariamente decide di aderire, attraverso l’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) che rende trasparenti gli aspetti ambientali della sua attività, acquista maggiore credibilità all’esterno.

A questo proposito Tropea ha evidenziato che «c’è un’attenzione sempre maggiore da parte dei fornitori, degli enti pubblici ed anche dei consumatori nei confronti delle tematiche ambientali. Se l’impresa è etica ed è a norma dal punto di vista ambientale, possiede qualcosa in più. Il fornitore – ha continuato Tropea – saprà che si tratta di un soggetto affidabile, mentre il consumatore preferirà pagare un po’ di più pur di avere questo tipo di garanzia».

Quindi, le tecnologie ambientali innovative, sviluppate in ambito europeo, non solo costituiscono uno strumento efficace per la tutela dell’ambiente, ma possono anche migliorare l’attività aziendale, a vantaggio del consumatore, incentivando l’innovazione e la competitività.

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Crescere insieme alle imprese. Sinergia tra Banco di Napoli e Confindustria di Reggio Calabria

ottobre 16, 2009

di Noemi Azzurra Barbuto

confindustriaQuest’oggi presso la Sala Convegni di Confindustria Reggio Calabria è stato sottoscritto tra la Confindustria Piccola Industria di Reggio Calabria e il Banco di Napoli (Gruppo Intesa San Paolo) un protocollo d’intesa per il sostegno alla PMI (piccola e media impresa) sul territorio, che segna una svolta epocale nei rapporti tra il mondo degli industriali reggini e quello bancario, da sempre caratterizzati da mancanza di dialogo, da pessimismo e pregiudizio.
Hanno preso parte all’incontro il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Francesco Femia; il direttore Area Campania Sud, Calabria e Basilicata Banco di Napoli, Francesco Guido; il coordinatore Marketing Imprese e Banco di Napoli, Maurizio Guglielmini; il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, e l’assessore Candeloro Imbalzano. Ampia è stata, inoltre, la partecipazione da parte degli imprenditori reggini, che si sono mostrati molto interessati a questa iniziativa.
Il protocollo d’intesa prevede innanzitutto due benefici per le imprese: rinvio rate mutui e leasing; ed allungamento delle scadenze del credito a breve termine. Inoltre sono previsti prodotti e ulteriori iniziative a disposizione delle imprese: linea di credito “conto insoluti”; programmi di ricapitalizzazione e rinvio data. Il tutto, grazie a un plafond di 5 miliardi di euro.
In Calabria i rapporti tra sistema socio-imprenditoriale e mondo bancario hanno sempre rappresentato un aspetto problematico sul quale intervenire. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito ad un vistoso cambiamento: si sono ridotte le banche che sono espressione del territorio, cioè quelle dove le micro-imprese potevano essere favorite, così le imprese locali si sono trovate davanti una nuova banca, asettica, lontana, estranea e indifferente.
Nonostante nella provincia reggina tenda a diminuire la percentuale delle procedure fallimentari rispetto all’universo imprenditoriale, resta critico il giudizio delle banche nei confronti del tessuto imprenditoriale locale, che viene considerato più “rischioso” rispetto ad altre aree del Centro-Nord. Ecco perché, nonostante il tessuto di imprese sia oggi altamente affidabile, costituito cioè da imprese più solvibili, meno rischiose dunque per il sistema creditizio, esse continuano a pagare un tasso di interesse più elevato rispetto ad altre realtà. Inoltre, sebbene il Sud sembra aver risentito meno degli effetti negativi della crisi, da noi resta più difficile l’accesso al credito. In particolare, le banche sono riluttanti ad erogare credito a “clienti nuovi”, considerando il contesto locale caratterizzato da elevati rischi di “default” e non conoscendo approfonditamente la propria clientela.
Ma questo accordo mostra l’adozione da parte del mondo bancario di un’ottica di partnership, di affiancamento all’impresa, rapportandosi al territorio. Si apre dunque un nuovo corso che, favorendo il disgelo nei rapporti tra imprese ed istituti bancari, potrà certamente produrre una più facile uscita della nostra provincia dal tunnel oscuro di quella crisi economica che, sebbene sia nata negli Stati Uniti, ha finito con il coinvolgere in modo pesante persino realtà piccole come la nostra.
Il presidente Femia ha sottolineato l’importanza del sostegno del mondo bancario per avviare la ripresa economica: “Noi abbiamo un sistema povero, la Calabria è maltrattata, zavorrata, qui tutto costa di più, anche il credito. Mi auguro che con questo accordo oggi si possa ottenere qualcosa anche se la ripresa non è effervescente”. Femia si è ripetutamente rivolto agli imprenditori incoraggiandoli ad esporre i loro bisogni, affinché sia possibile stabilire insieme le misure da adottare per fare muro contro la crisi.
Francesco Guido, a questo proposito, ha messo in luce il carattere di questo accordo. “Non siamo qui per fare un comizio, o un’operazione di marketing. Spesso le banche e gli imprenditori sono antagonisti, non è questo lo spirito che ci porta qui. E’ necessario eliminare i luoghi comuni e le incomprensioni per avviare una effettiva collaborazione attraverso il reciproco riconoscimento dei ruoli, sapendo bene che l’impatto di tutto questo determina l’andamento stesso dell’economia. Oggi veniamo qui a parlare di questo accordo – ha proseguito – mettendoci la faccia. Se avessimo voluto giocare in difesa, lo avremmo fatto dai nostri uffici. Sono convinto che ancora tanti equivoci ci siano nel rapporto tra imprese e banche. Noi giochiamo su questo campo di calcio, dobbiamo conoscerne le dimensioni, senza lamentarci del fatto che non sia un campo da golf, dobbiamo misurarci con esso e fare in modo di conoscerlo”.
Guglielmini ha illustrato gli obiettivi fondamentali dell’accordo: assicurare la continuità del credito al sistema produttivo, garantendo alle imprese liquidità sufficiente per superare questi difficili mesi, e promuovere interventi per rafforzare il patrimonio delle imprese, per fornire loro della gambe più solide per affrontare la salita che viene dopo la crisi.
Forse i calabresi hanno imparato a sfruttare i momenti di crisi per ripensare i modelli di sviluppo, per percorrere nuove strade e migliorarsi, l’accordo siglato oggi tra Confindustria Reggio Calabria e Banco di Napoli sembra esserne una prova evidente, dal momento che esso si propone di trasformare lo scontro tra il mondo imprenditoriale e quello bancario in un confronto costante, in cui ciascuna parte collabora per ottenere il meglio per sé e per l’altra. Non sarà un percorso facile, gli imprenditori forse sono abituati ormai da troppo tempo a considerare le banche come dei nemici che li ostacolano o che comunque non li aiutano nell’esercizio delle loro attività commerciali, questo è ciò che emerso dai loro interventi durante la fase del dibattito precedente la firma dell’accordo, tuttavia c’è la volontà di combattere insieme  contro la crisi e non più l’uno contro l’altro.