Di Azzurra Noemi Barbuto
Balli lenti, serenate sotto casa, solenni dichiarazioni, lettere profumate, lunghe attese per un solo bacio. Una volta l’amore aveva qualcosa di magico: il romanticismo.
Era forse per questo che le relazioni duravano di più?
Oggi ci si prende e ci si lascia nel giro di una settimana, si litiga e si fa pace su whatsapp, ci si incontra su fb e si fa l’amore online.
I tempi cambiano, sì, ma non sempre le cose migliorano.
Forse, se facessimo un passo indietro, riscoprendo e recuperando il romanticismo andato perso, l’amore tornerebbe ad essere più duraturo e più emozionante.
Allora perché non ispirarsi ai protagonisti maschili dei classici del cinema per diventare l’uomo dei sogni di ogni donna e vivere un amore da favola?
1. Siete convinti che il gentilsesso si lasci conquistare solo con il denaro? Non preoccupatevi qualora le vostre risorse economiche non fossero esattamente come quelle di zio Paperone, perché, per conquistare il cuore di una donna non serve affatto essere milionari. Prendete esempio dallo squattrinato scrittore esordiente Paul, interpretato da George Peppard, nell’intramontabile film “Colazione da Tiffany” (1961, diretto da Blake Edwards). Non potendosi permettere di regalare ad Holly (Audrey Hepburn) un anello di brillanti ma non volendo farla uscire a mani vuote dalla sua gioielleria preferita, decide di farle incidere un anellino trovato in omaggio dentro una confezione di patatine. Mossa vincente considerando che la ribelle ragazza, commossa da questo gesto d’amore, sceglierà di restare con lui abbandonando il progetto di andare all’estero e sposare un milionario.
2. L’amore romantico richiede coraggio, bisogna osare ed essere pronti a superare i propri limiti per la donna che si ama. Esattamente come fa il milionario Edward, interpretato da Richard Gere, nel celebre film “Pretty woman” (1990, diretto da Garry Marshall). Lo scapolo d’oro corre a riprendersi la sua ragazza (Julia Roberts) e lo fa arrampicandosi su una scala antincendio con tanto di mazzo di rose rosse tra i denti, proprio lui che era terrorizzato dal vuoto e dalle altezze.
3. L’amore romantico richiede tenerezza. Ricordate che dentro ogni donna c’è una bambina da amare e coccolare. Lo sa bene l’affascinante uomo d’affari Jack, interpretato da Harrison Ford, nel film “Una donna in carriera” (1988, di Mike Nichols), che prepara un panierino di plastica, come quello che usavamo all’asilo, con tutto l’occorrente per il primo giorno di lavoro di Tess (Melanie Griffith), che ha appena ottenuto il posto dei suoi sogni.
4. Non abbiate paura di mostrare e dimostrare i vostri sentimenti davanti al mondo intero. Come fa il libraio Will, nel divertente film “Notting Hill” (1999, diretto da Roger Michell), interpretato da Hugh Grant, che nel corso di una conferenza stampa internazionale dichiara il suo amore a Julia Roberts, nei panni della bellissima star di Hollywood Anna Scott, che ruba il cuore del timido ragazzo inglese.
5. Non abbiate fretta. Imparate ad aspettare. Un giorno, una settimana, un mese, un anno. Non importa. Ciò che conta è non bruciare le tappe. L’amore romantico deve essere vissuto e non consumato. Anche Dracula lo sosteneva: per la donna che si ama si può aspettare un’eternità. Ecco cosa narra poi a Mina, interpretata da Winona Ryder, nel film “Dracula di Bram Stoker” (1992, diretto da Francis Ford Coppola), quando finalmente la ritrova: “Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti”.
Ovviamente, lei non può resistere alle appassionate parole del misterioso conte, interpretato da Gary Oldman, e dimentica persino il suo promesso sposo.
6. Credete che l’amore romantico sia qualcosa di melenso e noioso? Vi sbagliate, perché è super divertente e si nutre di risate e allegria. Ed è proprio con l’ironia che, nel film “La vita è bella” (1997, diretto da Roberto Benigni), Guido (Roberto Benigni) conquista il cuore di Dora (Nicoletta Braschi) e costruisce poi per lei un mondo ovattato in una realtà, come quella della guerra, tutt’altro che confortevole, vincendo il terrore e combattendo il male assoluto con il sorriso, per rassicurarla in nome dell’amore.
7. Essere belli non vi farà automaticamente essere amati. Ciò che vi rende amabili è la tenerezza. Ed è questa che più di ogni altra cosa rende l’amore romantico. Pensate all’orribile mostro del film d’animazione “La bella e la bestia” (1991) di Walt Disney. Dietro quell’aspetto rude e spaventoso si nascondeva, in verità, un principe dall’animo gentile e premuroso. Ed è questo che fa innamorare perdutamente Belle. E sarà, infine, l’amore di lei a liberarlo, trasformandolo in ciò che è da sempre: un bellissimo principe. Sì, perché è l’amore a renderci migliori.
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Il semplice segreto dell’amore: donarsi
agosto 4, 2014di Azzurra Noemi Barbuto
Tutti desiderano amare ed essere amati, vogliono incontrare qualcuno di speciale con cui condividere la vita quotidiana, gioie e dolori, intimità e divertimenti. Tutti lo cercano, ma quanti realmente sono pronti a mettersi in gioco in amore? Amare fa paura perché ci rende vulnerabili, esposti, privi di difese. Anche essere amati oggi spaventa. Vogliamo essere ammirati, stimati, ricoperti di attenzioni e premure, ma sapere che qualcuno ci ama ci porta a sviluppare una sorta di responsabilità verso l’altro, che spesso non ci piace. Vogliamo essere amati ma sentirci liberi. Una persona che ha bisogno di noi spesso ci risulta come un vincolo, un limite, o un fastidio. E spesso crediamo di amare finché l’altro non ci dimostra che ha bisogno di noi.
Ma tutto questo non è vero amore.
Per essere amati bisogna dare, ma spesso viene amato anche chi non dona nulla di sé. Invece è assolutamente certo che per amare bisogna dare. Se non diamo nulla di noi, non potremo amare mai. Solo quando apriamo il nostro cuore agli altri, ci predisponiamo ad innamorarci davvero.
Quando sento qualcuno lamentarsi perché non trova l’amore o perché non riesce ad amare, ascoltando un po’ le sue parole mi accorgo subito di quale sia l’effettivo problema: crede di volere l’amore, ma gli sfugge.
Per amare, inoltre, è necessario darsi tempo: tempo di conoscere l’altro, senza cercare il difetto o la scusa per scappare via impauriti.
Quanti amori nascerebbero se solo guardassimo bene chi ci sta davanti!
Incontrarsi non basta per innamorarsi. Ciò che conta è non avere paura di cadere. Spiegare le ali e volare.
Anche io avevo paura dell’amore. Ma poi qualcuno mi ha insegnato a sognare insieme a lui, a crederci, a non avere paura. E a sapere dire: “Ho bisogno di te”.

Meglio un uomo in cucina o uno sul divano?
aprile 8, 2014di Azzurra Noemi Barbuto
Un tempo dominio esclusivo delle donne, che vi passavano molto tempo, oggi la cucina è forse l’ambiente domestico più frequentato dagli uomini, ovviamente dopo il divano (con telecomando incluso). Complice la tendenza sempre più diffusa a ritardare il matrimonio, preferendo la vita da single, l’uomo ha fatto di necessità virtù quando ha deciso di varcare titubante quella soglia, un tempo proibita e misteriosa, che divideva l’habitat maschile da quello prettamente femminile.
Ma non si è accontentato di uova strapazzate e pasta asciutta. L’uomo in cucina ha voluto fare le cose in grande e ha dato libero sfogo alla sua fantasia, distaccandosi con orgoglio dalle tradizioni culinarie delle nonne e sperimentando sempre di più nuovi abbinamenti e nuovi sapori. Stranamente, sfatando il mito che vuole le donne sempre a dieta e gli uomini sempre pronti a mangiare, la cucina maschile risulta certamente più light e più veloce.
Famosi programmi tv, come Masterchef, hanno poi segnato il trionfo dell’uomo ai fornelli, anche come sex-symbol. L’uomo in cucina piace e piace anche tanto. Ma perché? È forse per lo stesso motivo che rende attraente per un uomo una donna alle prese con i motori? Può essere, ma certamente conta anche altro: un uomo che cucina per noi ci fa sentire in qualche modo curate. L’amore che mette nel creare il piatto giusto ci fa immaginare che sia un amante attento e passionale. E a noi piace essere coccolate. Ci piace arrivare a casa la sera e trovare tutto pronto, sentire il profumo che arriva dalla cucina, vedere la tavola perfettamente apparecchiata e il nostro lui sorridente che ci porge un bicchiere di vino freddo, appena stappato.
Uomini, avete voluto la parità? Bene. Pedalate. Cioè, cucinate.

La comunicazione positiva: come creare relazioni stabili e felici
aprile 3, 2014di Azzurra Noemi Barbuto
Il successo delle nostre relazioni è strettamente legato alle nostre capacità comunicative. Essere dei buoni comunicatori sicuramente rappresenta un grande vantaggio non solo nel lavoro e nella sfera sociale, ma anche nei rapporti più intimi.
Purtroppo non tutti possiedono empatia e carisma. Ma la buona notizia è che la comunicazione è un’arte che si può apprendere e perfezionare. Insomma, comunicatori non si nasce, si diventa.
Esistono delle semplici tecniche di comunicazione che, se applicate, ci garantiscono risultati positivi immediati nell’ambito relazionale. Una di queste è il ricalco, che consiste nell’adattare il nostro lessico a quello dell’interlocutore, nel farci simili a lui. Si sa che tra simili ci si comprende meglio, inoltre siamo più portati ad aprirci con chi, in un certo senso, percepiamo affine a noi.
Tutto questo spiega anche perché spesso i rapporti uomo-donna siano pieni di equivoci, problemi, incomprensioni. Gli uomini e le donne sono diversi e hanno diversi, anzi opposti, modi di comunicare. Comprendere queste differenze ci aiuta a vivere le nostre relazioni in modo più sereno. Le coppie che funzionano sono quelle che hanno imparato a comunicare in modo sano e in cui i partner si ascoltano, riconoscendosi a vicenda, dandosi reciprocamente spazio.
Le differenze nei modi di comunicare maschile e femminile riguardano innanzitutto l’estensione del messaggio trasmesso. Gli uomini sono più incisivi e sintetici, vanno direttamente al punto, in modo chiaro e vogliono dire esattamente ciò che affermano. Le donne, invece, sono più complicate in questo, usano tante, a volte troppe, parole, che spesso servono solo a confondere gli uomini, abituati come sono all’incisività. Le donne dovrebbero imparare a comunicare in modo più sintetico con gli uomini, questo non vuol dire arrivare ad una comunicazione quasi fredda e sterile, bensì dare più valore a ciò che viene detto. Gli uomini, a loro volta, dovrebbero ascoltare di più le donne, senza annoiarsi o spaventarsi davanti a valanghe di frasi, ma cercando di comprendere che quello è il loro modo di esprimersi, sforzandosi di scremare quei cumuli di parole arrivando al senso profondo di ciò che le loro donne hanno nel cuore.
Se solo facessimo ciò, i rapporti tra i sessi sarebbero molto più facili e più felici.
Ricordiamoci sempre che comunicare non è soltanto parlare, ma innanzitutto ascoltare. Quindi stiamo di più in silenzio e apriamo di più le orecchie. E soprattutto il cuore.

Shopping con i saldi: più facile se sai cosa ti manca
gennaio 10, 2014di Azzurra Noemi Barbuto
Li aspettavamo con ansia e finalmente sono arrivati e noi siamo pronte a gettarci nella mischia a caccia del vestito, delle scarpe, degli stivali, della borsa, o del cappotto più cool e in saldo. È tempo di saldi e di allegria. Ma non è tutto così semplice. Chi sa comprare può fare affari tutto l’anno, nel periodo dei saldi ancora di più. Chi non sa comprare, invece, rischia ancora di più in questi giorni di riempire l’armadio di cose inutili ed orribili, arrivando a spendere pure cifre da capogiro, con l’illusione di avere fatto un affare.
Per fare acquisti con successo basta seguire delle piccole e semplici regole.
Ci sono dei pezzi che a nessuna donna dovrebbero mancare nel proprio armadio. Ad esempio, l’abitino nero. Non per forza a tubino, non per forza smanicato, purché sia nero e ci vesta bene. Se pensi che il tuo armadio ne sia sprovvisto, questo è il momento per comprarne uno, o anche più di uno, perché the little black dress non passerà mai di moda e lo potrai sfruttare per moltissime occasioni, magari variando gli accessori, più preziosi per la sera, più semplici per il giorno.
Inoltre, se di buona qualità, potrà durare diverse stagioni. Alcuni capi per tutta la vita.
Orientati su capi che puoi usare tutto l’anno: vestitini leggeri, da mettere in inverno con i collant e il coprispalle ed in estate solo con i sandali; maglie preziose, di pizzo e seta, anche lunghe per i leggins.
Non dimenticare di prendere un bel cappotto. Io ne acquisto uno ogni anno, di un colore sempre nuovo. Mi piace avere un cappotto bianco, uno beige, uno rosso, uno nero, uno blu, uno verde. Inizia con l’acquistarne uno nero, poi uno beige, se ce li hai entrambi, punta sul rosso, o se preferisci, sul bianco. Anche questi sono colori che andranno sempre di moda. Assicurati che sia di buona qualità. Sul cappotto non si può risparmiare troppo, deve tenerti calda anche quando la sera esci solo con un abitino leggero e scintillante, magari di seta e paillettes.
Non hai un abito così? Bene, puoi comprarlo adesso. I negozi sono pieni di abiti da sera, quelli che hanno venduto durante le feste natalizie. Ora potrai comprarlo a prezzi stracciati. Punta sul dorato, ti illumina e ti rende una diva. Ricordati di brillare, sorridi.
Mi raccomando, non esagerare con gli acquisti. Scopri il piacere del risparmio, è molto utile in tempi di crisi e ci fa stare anche bene, perché ci fa sentire che abbiamo potere e controllo su noi stesse, che sappiamo valutare cosa ci è utile e cosa invece è superfluo. Potrà anche succederti, dopo un pomeriggio in giro per negozi con le amiche, di tornare a casa con un solo acquisto, e sentirti comunque soddisfatta, soddisfatta di te stessa.
Adesso sei pronta ad uscire a fare shopping. Un ultimo consiglio: sii sempre gentile con tutti tutto l’anno, ma dentro un negozio in questo periodo non cedere mai il passo a chi porta più o meno la tua stessa taglia.