Posts Tagged ‘guardia di finanza’

h1

Le Giornate della Gerbera Gialla per ricordare le vittime di mafia

Maggio 5, 2010

di Noemi Azzurra Barbuto

Segnano un tragitto in tappe le Giornate della Gerbera Gialla 2010, organizzate dall’associazione Riferimenti, impegnata dal 1995 nella diffusione di una cultura antimafia, con l’adesione del Presidente della Repubblica. È il percorso della memoria, presentato ieri mattina nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio e tracciato affinché venga perpetuato il ricordo di tutte le vittime di mafia uccise nel mese di maggio, tra queste Gennaro Musella, padre di Adriana Musella, presidente del Coordinamento antimafia Riferimenti, scomparso il 3 maggio del 1982.

E parte proprio lunedì 3 maggio dalla città di Reggio Calabria, concludendosi venerdì 28 a Peschiera del Garda, l’iter, giunto quest’anno alla diciottesima edizione, che coinvolgerà diverse regioni italiane (Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Veneto e Toscana), e numerose delegazioni di studenti.

In prima linea, accanto ai ragazzi, la Polizia, L’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Marina militare. Quest’ultima ha messo a disposizione un’unità navale, che nella mattina del 3 ormeggerà a largo, in direzione dell’arena dello stretto, e che nel pomeriggio sarà visitabile dal pubblico nel porto di Reggio Calabria, prima di partire, la mattina seguente, verso Vibo Valentia, seconda tappa del percorso.

Il percorso si aprirà di mattina con un corteo che partirà da Piazza Italia e al quale prenderanno parte gli studenti delle cinque provincie calabresi. Per concludere in modo grandioso la prima giornata, si terrà, nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, alle ore 18, una conferenza dal titolo “’Ndrangheta”, che vedrà la partecipazione del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.

Al fine di preparare i giovani a questo importante incontro, stamattina, sempre a Palazzo San Giorgio, gli studenti reggini avranno modo di confrontarsi con il procuratore capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone.

Un’altra tappa cruciale del percorso è quella di Ravello di sabato 8 maggio, quando verranno consegnati i premi Gerbera Gialla, come ha anticipato Musella, al ministro Roberto Maroni e al questore reggino Carmelo Casabona, per il loro impegno nella lotta contro la criminalità organizzata.

Nel corso della conferenza di ieri mattina, Musella, il vicesindaco reggino Giuseppe Raffa e l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione di Vibo Valentia Maria Salvia hanno mostrato la loro indignazione per l’applauso a Tegano davanti alla questura subito dopo il suo arresto.

Un gesto che, tuttavia, non ha meravigliato Musella, dal momento che, come lei stessa ha affermato, «l’applauso proveniva da amici e parenti del boss». Ma «un applauso non vuol dire che una città sia mafiosa», ha continuato la presidente, aggiungendo che «il 3 maggio ne avremo la prova», grazie all’adesione al corteo di tantissimi ragazzi che rappresentano la speranza per questa terra.

Parole confermate anche da Raffa, che ritiene che «la città si riconosce in chi combatte la ‘ndrangheta ed in chi si ribella alla cultura mafiosa».

h1

A scuola per imparare il valore della cittadinanza

ottobre 28, 2009

festa-legalita

di Noemi Azzurra Barbuto

“Per educare un bambino ci vuole un villaggio”, è il proverbio africano che Maristella Spezzano, dirigente scolastico, ha ricordato a tutti questa mattina, mercoledì 28 ottobre, presso la scuola elementare “Collodi” di Reggio Calabria, in occasione della Giornata della Legalità “Noi con voi, voi con noi”. Accanto a lei, in rappresentanza dei membri di quell’ipotetico villaggio entro il quale dovrebbe essere costruita l’educazione dei bambini e che non è altro che la società stessa, Luciano Gerardis, presidente del Tribunale di Reggio Calabria, il parroco don Bruno Cipro, Nino De Gaetano, presidente della commissione regionale antimafia, Antonio Eroi, presidente V Circoscrizione, Andrea Levi, comandante della Stazione dei carabinieri di Reggio-Modena, Alfredo Priolo, comandante della Polizia municipale di Reggio Calabria, e il tenente Ciliberto, della Guardia di Finanza. Numerosa, inoltre, la presenza dei docenti e dei bambini delle classi di quarta e quinta elementare dell’istituto, che hanno seguito la conferenza con grande interesse.

“Un’occasione di riflessione, di sensibilizzazione e di ringraziamento – l’ha definita la Spezzano – nei confronti di coloro che ogni giorno lavorano nel campo della legalità”. Un’occasione anche per lanciare nuove iniziative di collaborazione tra la scuola e le altre istituzioni che insieme concorrono alla formazione dei ragazzi, arrivando alla stipulazione di un protocollo di intesa che abbia come obiettivi fondamentali lo sviluppo del senso di legalità e la creazione di un’etica della responsabilità nei giovani. E’ questo il proposito della dirigente scolastica, che ritiene che “la scuola non può arrogarsi il diritto di fare da sola”.

Pensiero condiviso anche dagli altri partecipanti alla conferenza, ognuno dei quali ha affrontato nel suo intervento un tema diverso. Don Bruno ha spiegato ai ragazzi che la tendenza che abbiamo tutti a disinteressarci di ciò che non ci tocca direttamente è qualcosa che fa male non solo alla società ma anche a noi stessi. Dello stesso avviso è il tenente Ciliberto, che ha affermato: “Rispettando le regole rispettiamo noi stessi e quelli che ci stanno vicino”. Eroi ha parlato della Costituzione, spiegando ai ragazzi le sue origini e il fatto che non si tratti di un meccanismo automatico, o di un’imposizione repressiva, bensì di un dono dei nostri padri da attuare ogni giorno. E’ sull’articolo 3 della Costituzione, che proclama il principio di eguaglianza, che si è soffermato il presidente Gerardis, dichiarando che quei valori che a noi sembrano scontati ed inamovibili devono essere difesi quotidianamente, perché sussiste sempre il rischio che certi pregiudizi, che mortificano la dignità umana, tornino in auge. Il comandante Levi ha spiegato ai bambini che i carabinieri non sono “i cattivi”, ma “quelli che, mentre dormite, vegliano sui vostri sogni e si impegnano nel loro lavoro per la vostra felicità”. Priolo, invece, dopo aver mostrato alcune immagini della nostra città, ha cercato di fare comprendere ai ragazzi che Reggio Calabria, negli ultimi anni, è stata protagonista di cambiamenti importanti, che però non sono andati di pari passo con un miglioramento anche di certi comportamenti ed abitudini sbagliate da parte dei cittadini, che influiscono negativamente sulla qualità della vita. Priolo ha fatto appello ai bambini affinché siano loro ad insegnare e a pretendere il rispetto delle regole. Invece, per fare capire ai ragazzi cosa effettivamente rappresenti la criminalità, De Gaetano ha usato una metafora incisiva: “la criminalità è come una persona che, mentre state giocando, irrompe nel campo e con violenza vi sottrae la palla, impedendovi di continuare. Allo stesso modo, la criminalità ci impedisce di essere una società migliore”.

La festa della legalità non è stato un modo per eludere le lunghe ore in classe, ma un modo diverso di fare lezione. Qualcosa di importante è stato trasmesso oggi ai bambini: non ci può essere felicità senza rispetto delle regole. Speriamo che loro siano migliori di noi. Più felici.