Posts Tagged ‘criminalità’

h1

La marcia per la pace inizia il primo giorno dell’anno

gennaio 13, 2010

di Noemi Azzurra Barbuto

C’è che marcia in guerra e c’è chi marcia per la pace. E lo fa il primo giorno dell’anno, in occasione della quarantatreesima Giornata Mondiale della Pace, ricorrenza della Chiesa Cattolica istituita da papa Paolo VI nel 1968, celebrata a Reggio Calabria con una ardente fiaccolata, simbolo di un amore che non deve spegnersi tra i popoli.

A nutrire le folte fila del corteo che ieri sera, alle 19 e 15, è partito da piazza Duomo giungendo fino a largo Colombo, numerosi cittadini sia reggini che immigrati, associazioni, istituzioni e comunità religiose di diverse confessioni, uniti tutti, oltre che dalla speranza, da valori comuni di solidarietà e di fratellanza.

Appuntamento ormai tradizionale per la nostra città, giunto quest’anno alla sua terza edizione, per ribadire l’importanza della covivenza pacifica tra culture diverse, ma anche occasione speciale di condivisione e di incontro in cui maturare idee e proposte per il futuro.

Infatti, la marcia per la pace, organizzata dalla commissione giustizia e pace dell’arcidiocesi Reggio-Bova, dalla quale è partita l’iniziativa, insieme alla Comunità di Sant’Egidio e alle altre associazioni religiose e laiche che vi hanno preso parte, come ha spiegato Vincenzo Schirripa, a capo dell’organizzazione, «non è un obiettivo, bensì uno strumento per provare a trovare un linguaggio comune».

Alla fiaccolata, preceduta alle 18, nel Duomo, dalla solenne messa officiata dall’arcivescovo, monsignor Vittorio Mondello, hanno aderito anche il gruppo di buddisti della Soka Gakkai ed il centro culturale islamico di Reggio Calabria. «Siamo qui perché crediamo nella pace -ha dichiarato Hassan Elmazi, portavoce della comunità marocchina- chi non tifa per la pace non è umano».

«Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato» è il tema della quarantatreesima Giornata Mondiale della Pace, messaggio lanciato da piazza San Pietro, durante la Santa Messa di ieri mattina, da papa Benedetto XVI, il quale ritiene che «la ricerca della pace da parte di tutti gli uomini di buona volontà sarà senz’altro facilitata dal comune riconoscimento del rapporto inscindibile che esiste tra Dio, gli esseri umani e l’intero creato».

Con queste parole il Pontefice ha invitato la comunità internazionale al rispetto dell’ambiente, condizione essenziale per lo sviluppo del dialogo e di un clima di armonia tra i popoli. «Esiste un nesso strettisismo tra il rispetto dell’uomo e la salvaguardia del creato», ha dichiarato papa Benedetto XVI. Infatti, il controllo delle risorse naturali, soprattutto quelle energetiche, diventa sempre più spesso causa di conflitti e di sopraffazione nei confronti dei Paesi più poveri.

Quello della tutela ambientale è inoltre un tema più che mai attuale e sentito qui in Calabria, in seguito alle ultime inchieste ambientali, che hanno mostrato a tutti, prescindendo dal loro fittizio esito, più o meno oscuro, che il traffico di rifiuti tossici si accompagna volentieri ad altre attività illecite, destinate ad alimentare guerriglie e criminalità.

h1

Al via con il colonnello Angelosanto i progetti didattico culturali di Riferimenti

ottobre 30, 2009

riferimenti-angelosanto

di Noemi Azzurra Barbuto

È un piccolo appartamento confiscato alla criminalità organizzata e poi concesso dal nostro comune per l’utilizzo a fini sociali quale sede dell’organizzazione di volontariato “Riferimenti”. Ed è qui in via XXV Luglio, nella zona nord della città di Reggio Calabria, che si sono incontrati il presidente dell’associazione “Riferimenti”, Adriana Musella, e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Pasquale Angelosanto, accompagnato dal comandante della Compagnia cittadina, capitano Nicola De Tullio, alla presenza di tutti gli studenti dell’ultimo anno della scuola media statale “Galileo Galilei”.

Un’occasione per scoprire nella sede nazionale dell’organizzazione, che è presente su buona parte del territorio italiano, la targa dedicata all’ingegnere salernitano Gennaro Musella, padre di Adriana, ucciso dalla mafia il 3 maggio del 1982; ma anche per ricordare tutte le vittime della violenza criminale attraverso il simbolo della gerbera gialla, un fiore che rappresenta il dolore dei lutti ma, nello stesso tempo, la rinascita della speranza di creare nuove etiche collettive.

E portano il nome di “Gerbera Gialla” i progetti didattico-culturali di Riferimenti, di cui l’incontro di oggi con la scuola media non è che una felice partenza. Musella infatti spiega che altre scuole della città, a rotazione, parteciperanno a questi appuntamenti educativi, perché, «per contrastare la criminalità organizzata, non basta – afferma la Musella – l’opera della magistratura e delle forze dell’ordine, c’è bisogno di qualcosa di più grande, bisogna creare una cultura della legalità».

«La via sono i ragazzi», ne è convinta Musella, che racconta di come, fino a pochi anni fa, venisse negata da tutti persino l’esistenza della mafia. Molte cose sono cambiate da allora, ma molte ancora restano da realizzarsi. «Non è frequente questo tipo di contatto con gli alunni delle scuole, ma è qualcosa di molto positivo, perché è da voi che dipende il futuro», queste le parole di Angelosanto ai ragazzi, che hanno dimostrato molta curiosità riguardo ai metodi di indagine e alle attività dell’Arma dei Carabinieri. Numerosi sono stati i temi affrontati, dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti all’usura, dal riciclaggio di denaro sporco al gioco d’azzardo.

Il comandante provinciale ha spiegato anche perché la ‘ndrangheta sia più potente rispetto alle altre organizzazioni criminali, ossia a causa della sua struttura familiare, che, legando con il sangue tutti i suoi affiliati, la rende inattaccabile, dal momento che rinnegarne l’appartenenza equivarrebbe a tradire il padre, o il fratello, o lo zio.

«Le forze di polizia non possono superare queste difficoltà – ha affermato Angelosanto – serve la collaborazione da parte di tutti i cittadini». Ecco perché ad un ragazzo che chiede un consiglio da dare ai cittadini Angelosanto risponde: «Denunciate sempre tutte le prevaricazioni di cui restate vittime. Fatelo senza timore, perché, se tutti facciamo la nostra parte, il risultato sarà positivo».