Posts Tagged ‘amare’

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Il semplice segreto dell’amore: donarsi

agosto 4, 2014

di Azzurra Noemi Barbuto
Tutti desiderano amare ed essere amati, vogliono incontrare qualcuno di speciale con cui condividere la vita quotidiana, gioie e dolori, intimità e divertimenti. Tutti lo cercano, ma quanti realmente sono pronti a mettersi in gioco in amore? Amare fa paura perché ci rende vulnerabili, esposti, privi di difese. Anche essere amati oggi spaventa. Vogliamo essere ammirati, stimati, ricoperti di attenzioni e premure, ma sapere che qualcuno ci ama ci porta a sviluppare una sorta di responsabilità verso l’altro, che spesso non ci piace. Vogliamo essere amati ma sentirci liberi. Una persona che ha bisogno di noi spesso ci risulta come un vincolo, un limite, o un fastidio. E spesso crediamo di amare finché l’altro non ci dimostra che ha bisogno di noi.
Ma tutto questo non è vero amore.
Per essere amati bisogna dare, ma spesso viene amato anche chi non dona nulla di sé. Invece è assolutamente certo che per amare bisogna dare. Se non diamo nulla di noi, non potremo amare mai. Solo quando apriamo il nostro cuore agli altri, ci predisponiamo ad innamorarci davvero.
Quando sento qualcuno lamentarsi perché non trova l’amore o perché non riesce ad amare, ascoltando un po’ le sue parole mi accorgo subito di quale sia l’effettivo problema: crede di volere l’amore, ma gli sfugge.
Per amare, inoltre, è necessario darsi tempo: tempo di conoscere l’altro, senza cercare il difetto o la scusa per scappare via impauriti.
Quanti amori nascerebbero se solo guardassimo bene chi ci sta davanti!
Incontrarsi non basta per innamorarsi. Ciò che conta è non avere paura di cadere. Spiegare le ali e volare.
Anche io avevo paura dell’amore. Ma poi qualcuno mi ha insegnato a sognare insieme a lui, a crederci, a non avere paura. E a sapere dire: “Ho bisogno di te”.

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Meglio un uomo a tempo determinato o a tempo indeterminato?

luglio 27, 2014

di Azzurra Noemi Barbuto
Essere single oggi non è come essere single fino a qualche anno fa, quando il non essere fidanzata o sposata significava soltanto una cosa: che nessuno ti voleva. Oggi le donne restano single per scelta e se sei sola vuol dire che sei così carina da poter scegliere e prenderti il tuo tempo. Oggi le donne libere non sono più commiserate ma invidiate. Si divertono, viaggiano, si curano, escono con le amiche quando vogliono, frequentano chi vogliono, si vestono come vogliono, non hanno il pensiero di cucinare, fare il bucato, tenere tutto in ordine per un uomo che finisce sempre con il darle per scontate.
Ma la vita della single non è tutta rose e fiori. Ogni condizione ha il rovescio della medaglia, in questo caso, fatto di momenti in cui vorresti sentire la presenza di un uomo vero accanto, qualcuno che ti ami davvero, che ti protegga e si prenda cura di te. Chi è single o ha amiche single conosce bene questi giorni qui, quelli in cui tutto perde significato e non diverte più, quelli in cui, dopo l’ennesima uscita con un uomo che si rivela noioso o idiota, non desidereresti altro che tornare a casa e trovare ad aspettarti l’uomo dei tuoi sogni.
Come fare fronte allora alle “paturnie”, come chiamava Holly nel film “Colazione da Tiffany”, questi momenti di malinconia? Lei, ad esempio, passava dalla gioielleria più famosa di New York e si distraeva con la brillantezza e il luccichio di gioielli favolosi. Ma alla maggior parte delle donne single, per superare le paturnie, non basta fare un giro per i negozi.
La cosa più utile da sapere è che anche le donne stabilmente impegnate hanno le paturnie. E molto più spesso di quelle single. Siamo le eterne scontente. Non ci va mai bene nulla. Se siamo single, vorremmo essere impegnate; se siamo impegnate, vorremmo essere single. Resta allora da chiedersi: meglio un uomo per una notte o un uomo per la vita?
Un uomo per una notte, se non soddisfa, puoi non rivederlo mai più; sai che di lì a poco tornerà a casa sua (finalmente!); ti prenderai il suo meglio, lasciando il suo peggio a qualcun’altra; non dovrai dargli spiegazioni di alcun tipo. Un uomo per la vita, invece, sai che lo rivedrai il giorno dopo e probabilmente ogni giorno del resto della tua vita, il che può sembrare confortante, ma non sempre…; ti dormirà accanto, magari stringendoti, e magari così forte da soffocarti; nessuno ti conosce come lui e ti sentirai a tuo agio.
Alla fine, dovremmo goderci i vantaggi di ogni condizione: non avere troppa ansia di trovare l’uomo giusto né rimpiangere la nostra vita da single quando finalmente lo abbiamo accanto.
Dovremmo sviluppare un’attitudine alla felicità che ci faccia pensare che abbiamo già tutto ciò che vogliamo.

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In amore le precauzioni servono?

luglio 25, 2014

di Azzurra Noemi Barbuto
Fare sesso è facile. Sappiamo tutti come si fa, più o meno. Ce lo hanno spiegato amici, o genitori, o insegnanti durante i corsi di educazione sessuale tenuti nelle scuole, o le riviste per teenager. Qualcuno ha fantasticato, immaginato, sognato; altri si sono posti terribili domande, del tipo: “È vero che se dopo il rapporto mi lavo con la Coca-Cola non resterò incinta?”, o “Ci siamo baciati. Sono ancora vergine?”. Qualcun altro poi è passato direttamente alla pratica. Spesso restandone traumatizzato a vita. Di sesso, insomma, si parla sempre. Le prime cose che ci hanno insegnato riguardano le precauzioni da adottare per scongiurare rischio di malattie e gravidanze indesiderate. Ci hanno detto che fare sesso è un piacere, ma che è meglio farlo con la persona giusta e usando sempre il preservativo. Ci siamo sentiti tranquilli. Abbiamo pensato di poterci divertire senza conseguenze, liberi di poter dimenticare, di poter salutare poi per sempre l’altro. È questa la libertà sessuale per la quale i nostri genitori hanno condotto battaglie sociali: loro volevano essere liberi di amare. Cioè, liberi di fare sesso. Perché amare è un’altra cosa. Nessuno ci insegna come farlo. Non tengono corsi a scuola. I nostri amici ne sanno meno di noi e ci guardano con aria perplessa, con i nostri genitori non ne abbiamo mai veramente parlato ed i giornali sono troppo occupati da articoli sul sesso: cosa non dire a letto, quali sono le posizioni che facilitano l’orgasmo, come fare impazzire lei sotto le lenzuola, come fare impazzire lui. Di amore si parla poco e male.
Nessuno affronta mai l’argomento cruciale: esistono delle precauzioni per il cuore? Insomma, possiamo amare senza restare fregati? Nel sesso basta un profilattico. E in amore? Se il sesso è facile; l’intimità, quella vera, invece, è molto più complicata. Non sei mai sicuro delle risposte. E spesso fa paura. Proprio perché mancano le difese, proprio perché ci si pone nudi, scoperti, davanti all’altro. Quando amiamo mostriamo la parte più bella di noi che è anche la più vulnerabile, la consegnamo e la mostriamo all’altro con un atto di fede, sicuri che la proteggerà. Ma spesso capita di restare feriti, delusi, di essere traditi, colpiti proprio nelle nostre debolezze, lì dove la pelle è nuda. Purtroppo non esiste alcun modo e non esiste alcun mezzo per premunirsi. Siamo tutti fragili in amore, senza distinzioni. In fondo, se mettiamo un profilattico, il sesso resta sesso; ma se mettiamo un preservativo al cuore, l’amore non è più amore. Nel sesso non bisogna mai rischiare. Ma in amore occorre rischiare sempre perché sia amore, quello vero. Nel momento in cui adottiamo precauzioni, ci allontaniamo dall’amore. L’amore fallisce. Ed è questo l’unico modo di amare, è questa l’unica lezione che dobbiamo imparare in materia: se vogliamo amare davvero, allora dobbiamo buttarci senza riserve, crederci, sognare, assumerci il rischio di essere veramente felici.

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