
Musica e restauro: inaugurazione della mostra di grammofoni
dicembre 1, 2009di Noemi Azzurra Barbuto
È stata inaugurata lunedì 30 novembre l’esposizione di grammofoni d’epoca e di dischi in vinile 78 giri, allestita all’interno del Palazzo della Provincia ed aperta gratuitamente al pubblico fino a sabato 5 dicembre, che comprende trentasei pezzi di antiquariato, facenti parte della raccolta privata di Giuseppe Nicolò, collezionista per passione.
«Una collezione bizzarra e particolare», così la definisce lo stesso Nicolò, che gira i mercatini italiani ed anche esteri in cerca dei grammofoni più antichi, scaturita dal binomio di due passioni parimenti importanti per il collezionista, ossia «quella per il restauro e quella per la musica, che, confluite in questa mostra, coniugano il vecchio ed il nuovo».
Al restauro dei pezzi, il più antico dei quali risale al 1905, provvedono le mani esperte del collezionista, che non intervengono molto sui difetti, dal momento che costituiscono la testimonianza del trascorrere del tempo ed «è bello sapere – afferma Nicolò- che altre persone, prima di me, hanno ascoltato musica attraverso lo stesso strumento».
Sulle note accese de “La donna immobile” e di “O sole mio” di Caruso sono stati accolti i primi visitatori, tra i quali il presidente della Provincia, Giuseppe Morabito, il consigliere regionale Sandro Nicolò, il professore Daniele Castrizio ed il direttore artistico del Calabria Film Festival, Demetrio Casile, che hanno potuto ammirare grammofoni sia a tromba che da tavolo, provenienti soprattutto dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, ma anche dalla Francia, dalla Germania, dal Belgio e dall’Irlanda.
«Gioielli di immenso valore» li ha definiti Castrizio. «È molto emozionante, soprattutto per quelli non più giovani, osservare da vicino questi oggetti – ha confessato Morabito – anche io da ragazzo ascoltavo la musica attraverso il grammofono». Nicolò ha espresso il suo apprezzamento per la dedizione con la quale è stata allestita l’esposizione, che «potrebbe essere lo spunto per la realizzazione di una mostra permanente».
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